lunedì 22 gennaio 2007

Riflessi, rifletti


setting ambientale per una maggiore compartecipazione: musica, daft punk- homework, luce solo quella del (am)monitore.

Viviamo solo di riflessi, immagini illusorie poiettate a distanze più o meno infinite.
A prescindere che questa possa probabilmente essere un aggiramento della teoria di campo unificato, ritengo che anche nel contingente tale dimensione ontologica riesca ad avere dei macro effetti fenomenici (quando capite ciò che ho scritto spiegatemelo pure a me!)

La musica che ascolto non è altro che una trasduzione eletroacustica con corrispondenza circa lineare di una perturbazione in un mezzo elastico che con opportune tecniche viene tele-trasportata nel tempo-spazio, in pratica potrebbe pure non essere l'immagine reale di quanto voluto dagli autori, non li ho mai incontrati e non ho la certezza che sia come loro l'avevano immaginata.

La cultura e più in generale tutti i processi comunicativi non sono altro che una trasmissione di informazione che viaggia su reti non localizzate crono-topologicamente.

Questo mio messaggio appare ontologicamente a voi come un flusso fotonico proveniente da una matrice di fosfori opportunamente eccitati da un flusso elettronico, ma non ho alcuna garanzia sull'introdizione di errori sistematici o casuali.

Viviamo in un mondo verosimile, non vero, ma essendovi sempre cresciuti lo assumiamo quale postulato....dovessimo "realmente" venire proiettati nel medio evo o nel rinascimento i primi eventi sensoriali che desterebbero la nostra attenzione (eventi elettrochimici neocorticali) sarebbero il silenzio e la puzza, solo con molta fortuna vedremmo cavalieri in armatura o artisti impegnati in chissà quale opera (o qualsiasi altro ente archetipico risieda nella mente alla voce medio evo o rinascimento).

I maiali quando vengono uccisi emettono un grido molto stridulo che chi lo ha sentito dicono sia tremendo, poi ci si abitua, dicono, (desensibilizzazione di pattern neuronali), ma per me il maiale è al supermercato che vive in comode scatole polimeriche, bello pulito e silenzioso, l'unico modo per farlo stridere è strofinare tra loro due di queste scatole (che la materia sia più furba di noi e provi a rammentarci qualcosa?).

Tutto quanto oramai siamo convinti di conoscere è mediato da processi in cui non possiamo intervenire e che non possiamo neppure riprodurre galileianamente per verificare la concordanza dei risultati, eppure tutti voi sapete che in Iraq c'è una guerra, che l'economia va male e che.....che ....che ...che...che....

in passato alcuni movimenti contro culturali gridavano "NO FUTURE", quel futuro è adesso.....è rimansto solo il no......o NO!?

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